Guida all’Igiene Orale

La preventodonzia, ossia la prevenzione delle malattie orto-dentarie, è parte fondamentale della nostra vita quotidiana e si può ottenere facendo attenzione e prestando una serie di accorgimenti durante la vita di ogni giorno.

E’ apparentemente scontato suggerire di eliminare il consumo di superalcolici e il fumo, responsabili dell’ingiallimento e della rovina dei denti e, nei casi peggiori, cause (soprattutto se associati) anche di patologie tumorali del cavo orale, e di fare attenzione alla propria alimentazione. 

La salute della bocca infatti parte a tavola, ed è bene dunque ripensare la propria dieta in funzione di una buona igiene orale. E’ consigliabile infatti limitare il consumo di cibi cariogeni ed aumentare il consumo di frutta, verdura e cibi integrali.

Anche lo stress è un fattore determinante nella bellezza e nella cura della nostra bocca, dato che è la causa principale del bruxismo, ossia il digrignamento ed il serramento notturno dei denti che causa un’usura eccessiva dello smalto danneggiandolo.

Oltre a questi fattori, la cosa più importante per avere una bocca sana e bella è  prendersi cura quotidianamente dei propri denti e gengive con le corrette pratiche di igiene orale. 

Bastano alcune semplici operazioni da svolgere tutti i giorni nel modo corretto per ottenere denti bianchi e gengive forti. Innanzitutto è importante lavare i denti almeno due volte al giorno spazzolandoli in modo uniforme e senza premere troppo per almeno due minuti (l’ideale sarebbe farlo dopo tutti i pasti principali).

Ricordatevi inoltre di non tralasciare l’uso del filo interdentale e di far rimuovere periodicamente il tartaro dal proprio dentista o igienista dentale di fiducia.

La rimozione del tartaro fatta dal dentista è importante, infatti la parte di placca calcificata ed indurita depositatasi sotto il livello gengivale non può sempre essere rimossa affidandosi al fai-da-te poiché non solo non riesce mai a rimuovere del tutto, ma si rischia anche di danneggiare le gengive.

Gli strumenti dell’igiene orale

Una cosa che si deve sottolineare è il fatto che, per la pulizia dentale, non è importante cosa si usa ma come lo si usa; qui troverete alcuni suggerimenti su come usare i principali strumenti per l’igiene orale quotidiana, nella speranza di aiutarvi a semplificare e a migliorare le vostre manovre di igiene dentale.

Spazzolino manuale

spazzolino manuale

Sebbene il suo uso ottimale richieda più attenzione e tempo rispetto ad uno spazzolino elettrico, anche il più semplice e banale degli spazzolini a setole dritte e uniformi è in grado di essere un ottimo strumento di detersione.

Bisogna infatti ricordare che la placca è una patina appiccicosa ma molle, dunque per rimuoverla occorre una pressione minima e delicata delle setole. 

Quello che serve maggiormente dunque non è un’energia nel effettuare lo spazzolamento, ma una notevole accuratezza.

Premere con vigore sui denti infatti può solo essere abrasivo sullo smalto lesionando il bordo gengivale, piegando e rovinando inoltre le setole dello spazzolino rendendole così inefficaci.

Se osservando il vostro spazzolino dopo poche settimane di utilizzo la sua testa si presenta già deformata a “V”, vuol dire che il vostro modo di spazzolare i denti non è corretto.

Tenete conto che ogni dente ha cinque superfici accessibili e tutte queste aree devono essere raggiunte e pulite singolarmente, dunque quello che serve di più è la precisione dei vostri movimenti.

grandi movimenti avanti e indietro con tanto rumore e schiuma servono a poco o nulla, meglio invece due o tre movimenti di spazzolino in direzione della gengiva verso il dente mirati per ogni specifico dente e ad ogni sua superficie.

Spazzolino elettrico

spazzolino elettrico

Lo spazzolino elettrico è più efficace di quello tradizionale, perché la sua testina è di dimensioni più piccole e porta automaticamente a fare più attenzione alla zona su cui si interviene.

E’ uno strumento molto utile che può aiutare a migliorare la salute della bocca consentendo una pulizia più approfondita di denti e della linea gengivale, elevando anche il grado di consapevolezza dei pazienti nei confronti delle manovre di igiene orale.

Grazie alle sue funzioni lo spazzolino elettrico aiutata a superare ostacoli come l’errata percezione del tempo di spazzolamento, l’incompleta detersione di tutte le aree delle arcate dentali o l’applicazione di un’eccessiva pressione durante la pulizia.

Un uso ottimale dello spazzolino elettrico si fa procedendo per quadrante della bocca fatto adiuvato dalla presenza del timerche ad intervalli di 30 secondi segnala quando cambiare area di spazzolamento per non trascurare né dimenticare alcuna zona del cavo orale, come ad esempio nell’Oral-B Trizone 2000.

Bisogna procedere avanzando dai denti posteriori agli incisivi per ogni versante. Lo spazzolino elettrico deve essere posizionato sul dente partendo dalla gengiva con direzione gengiva-dente, lasciato agire per alcuni secondi su ogni superficie e spostato lentamente sul dente successivo.

Filo interdentale

filo interdentale

Il filo interdentale è un dispositivo indispensabile per arrivare a pulire le due superfici del dente che sono inaccessibili allo spazzolino perché poste tra un dente e l’altro.

La zona interdentale, proprio perché presenta uno spazio ristretto e protetto dall’azione di autodetersione esercitata dal cibo di consistenza dura e fibrosa, è una regione molto soggetta alla formazione di placca ed in assoluto il punto in cui più facilmente si sviluppa una carie.

L’importanza della pulizia di tali superfici è evidente e richiede l’impiego del filo interdentale, ma si deve fare attenzione alle modalità di impiego e trovare una tipologia di filo che passi attraverso lo spazio dentale con delicatezza senza dover forzare eccessivamente e senza ledere la papilla gengivale tra un dente e l’altro.

Idropulsore

L’idropulsore ha una funzione analoga a quella del filo interdentale, ossia pulisce in modo accurato lo spazio tra un dente e l’altro. L’idropulsore inoltre consente l’eliminazione dei batteri sopra e sotto il bordo gengivale rimuovendo allo stesso tempo delicatamente i residui di cibo anche dai punti più difficili.

In questo modo l’idropulsore non solo pulisce i denti in modo efficace, ma permette anche di eliminare i batteri che si annidano nella bocca e che causano l’alitosi lasciando una sensazione di pulizia e freschezza in tutto il cavo orale. 

Il getto d’acqua dell’idropulsore riesce infatti a passare tra i denti raggiungendo zone dove nemmeno lo spazzolino elettrico riesce ad arrivare, l’uso in sinergia di questi due strumenti permette quindi di ottenere un’igiene orale davvero completa.

L’idropulsore può essere usato anche con acqua mista a collutorio per aumentare la sensazione di freschezza disinfettando il cavo orale ed eliminando l’alito pesante.

Oltre alla pulizia dei denti l’idropulsore risulta particolarmente utile anche in presenza di gengive sensibili. Il getto d’acqua effettua infatti un delicato massaggio sulle gengive stimolando la circolazione sanguigna e combattendo l’atrofia gengivale.

Proprio per questo duplice compito alcuni modelli di idropulsore (Oral B MD16 Professional Care WaterjetOral B MD20 Professional Care Oxyjetsono dotati di due diversi tipo di getto: uno diretto per la pulizia degli spazi interdentali, e uno diffuso “a doccia” per massaggiare le gengive.

Molti modelli offrono anche la possibilità di scegliere la potenza del getto d’acqua per rispettare le gengive più sensibili, per le quali si consiglia di utilizzare acqua tiepida e non fredda, come nel caso dell’idropulsore WaterPik Ultra WP100 o del Oral B MD16 Professional Care Waterjet.

Patologie prevenibili con l’igiene orale

Queste attenzioni servono a preservare non solo la salute del nostro cavo orale, ma anche il nostro benessere: improprie manovre di igiene orale possono infatti comportare abrasioni gengivali, dovute magari ad uno spazzolino con setole troppo dure o ad una pressione eccessiva, fessurazioni e tagli da filo interdentale che causano sanguinamenti gengivali o lesioni da spazzolino interprossimale, dovute al fatto che lo scovolino selezionato o è troppo grosso o viene orientato in modo sbagliato.

La prevenzione e l’attenzione dunque servono a prevenire disturbi e patologie: vediamo quali sono le principali.

Gengivite e parodontite

La gengivite e la parodontite sono due patologie che colpiscono il parodonto (dal greco antico parà, attorno, e odous, odontos, dente), ossia linsieme delle strutture che circondano e sostengono il dente. Con gengivite si intende un’infiammazione che riguarda solo il tessuto gengivale, mentre la parodontite è un’infiammazione del parodonto profondo e dunque comprende anche l’osso alveolare di supporto e il tessuto connettivo.

La placca batterica è fattore eziologico della malattia parodontale, ciò vuol dire che, a parte fattori come la predisposizione (la flora batterica cambia da individuo ad individuo nel cavo orale), quando i batteri si accumulano sui denti formando la placca dentaria, i microorganismi perdono il loro naturale equilibrio fisiologico e si verifica una distruzione dei tessuti.

Perciò se le pratiche di igiene orale domiciliare sono discontinue e non adeguate, la placca matura ed il numero dei batteri aumenta rapidamente.

Se rimane indisturbata si avrà una sua diffusione nell’ambiente subgengivale sfogandosi nella manifestazione di una gengivite e, nei casi peggiori, di una parodontite.

 Fortunatamente sul mercato ci sono molti spazzolini elettrici mirati ad un cura delle gengive, come l’Oral-B Pro 6000 CrossAction Smart, dotato dell’apposita modalità Gum Care.

Placca e tartaro

La placca batterica è formata dalla colonizzazione di diverse e numerose specie batteriche e ceppi inglobati in una matrice extracellulare strettamente aderente alla superficie dentale, risultando così essere un’entità strutturale specifica ma al contempo altamente variabile.

La pellicola si forma sulla superficie del dente su cui aderiscono i batteri provenienti dall’ambiente orale, e i batteri successivamente si moltiplicano formando microcolonie che si incontrano per fondersi in un’unica massa batterica.

Dunque il potere patogeno della placca può variare e in alcuni casi avere anche una spiccata azione patogena che si associa spesso a condizioni cliniche di patologia e/o salute parodontale, giocando un ruolo fondamentale nell’instaurarsi della carie dentale e delle malattie parodontali. 

La mineralizzazione della placca porta alla formazione del tartaro, un deposito duro e calcificato che aderisce alle superfici dentali. Spazzolini come il Philips Healthy White SoniCare o il Waterpik SR3000 Sensonic Professional Plus sono molto indicati per prevenire i depositi di placca e tartaro.

Carie

Lo sviluppo di alcune specie batteriche all’interno della placca dentale e la presenza di alcuni cataboliti degli zuccheri alimentari che i batteri sintetizzano genera la carie, una malattia infettiva. I fattori fondamentali dell’instaurazione del processo carioso sono una dieta cariogena, la composizione della saliva, la presenza di microorganismi specifici e la predisposizione della superficie dentale.

Per prevenire l’insorgenza della carie controllare la placca batterica è fondamentale, e oltre ad un’accurata igiene orale bisogna fare attenzione anche a rafforzare la superficie dentale e a controllare la presenza della saliva, che contiene un antibatterico naturale chiamato lisozima.

La lesione cariosa iniziale si presenta come una macchia biancastra e opaca o pigmentata di scuro nello smalto traslucido, successivamente si evolve in carie superficiale, fase in cui si ha una progressiva demineralizzazione nello smalto più profondo.

Segue poi la fase di carie media, in cui lo sviluppo della carie superficiale ha portato ad una situazione di continuità tra dentina e ambiente orale, per poi passare allo stadio di carie profonda, in cui la patologia cariogena ha interessato più della metà della dentina ed è giunta in prossimità della camera pulpare.

Con questa guida il team de I Migliori On-Line vi augura di trovare preziosi consigli con cui migliorare e monitorare la vostra igiene orale. Potrete trovare molti validi strumenti per farlo tra i prodotti recensiti nel sito e avere una testimonianza professionale nella nostra sezione “Il parere degli esperti”.

Bibliografia:

  • Collana diretta da Carlo Guastamacchia e Viviana Ardizzone, Igiene orale professionale, Masson, Milano 2001
  • Federico Ronchi e Piero Nobili, Odontoiatria Naturale. Prevenzione, diagnosi e terapie, Tecniche Nuove, Milano 2010
  • A cura di Viviana Cortesi Ardizzone, Antonia Abbinante, Igienista Orale. Teoria e pratica professionale, Edra, Milano 2013
  • Antonio Barone, Sonia Maio, Giovanni Matera, Roberto Crespi, I Batteri Del Cavo Orale E Le Patologie Associate, SEE editrice, Firenze 2004